Coppia di Vasi in Porcellana Dinastia Qing – Misure: 31×31×69

Sin dalle prime e rare apparizioni sul mercato, secoli or sono, fino alla loro commercializzazione, i manufatti artistici cinesi hanno esercitato grande fascino sull’Occidente. Questa produzione artigianale, infatti, si è caratterizzata, dal Neolitico al XXI secolo, da una eterogeneità compositiva ed un’eccellenza esecutiva davvero sorprendenti. Il principio dell’equilibrio armonioso, che sottostà a tutti gli aspetti della cultura cinese, si è declinato in un’arte unica e raffinata ove convivono tradizioni e innovazioni, idee autoctone e straniere, immagini religiose e profane. In questo scenario suggestivo si colloca la produzione artistica in porcellana, espressione altissima e prestigiosa di una delle civiltà più antiche del mondo.

Presentiamo, qui, un meraviglioso esemplare di vaso in porcellana bianca e blu, dalla caratteristica decorazione tradizionale naturalistica a tema vegetale ed animale.  

La produzione ceramica cinese vanta una storia millenaria, che risale alla cultura neolitica Yangshao (5000-3000 a.C.). Durante le successive Dinastie Shang (1600-1046 a.C.) e Zhou (1046-256 a.C.), le migliorie tecniche acquisite consentono una produzione sempre più specializzata, tipizzata e di qualità. Ma è con la Dinastia Ming (1368-1644), che si giunge alla realizzazione dei raffinatissimi e quotatissimi vasi in porcellana bianca e blu, ove estetica, simbolismo e status concorrono a consacrare questi manufatti a vere opere d’arte.

Dopo aver selezionato le argille bianche più pure (caolino) ed aver foggiato la forma ceramica desiderata, si procede con la peculiare fase della decorazione pittorica, eseguita a mano, impiegando l’ossido di cobalto, pigmento dallo straordinario potere colorante blu brillante. Incantevoli motivi floreali, vegetali, animali, simbolici tradizionali impreziosiscono, così, il corpo ceramico secondo schemi artistici precisi. Il carattere distintivo, nonché indizio tecnico-cronologico fondamentale, è il momento di esecuzione di questa fase decorativa. Infatti, durante la Dinastia Ming, il blu veniva applicato prima della fase di invetriatura. Invece, nella successiva Dinastia Qing (1644-1911), la stesura del blu cobalto era eseguita dopo aver applicato lo strato di finitura della vetrina. Secondo gli studiosi, questa tipologia ceramica bianca e blu sarebbe nata dall’incontro fortunato di due sapienti culture, quella cinese e quella persiana. Attorno al XIV secolo, il cobalto, proveniente dalla Persia e dal Medio Oriente, sarebbe giunto sino a Jingdezhen, uno dei maggiori centri produttivi della Cina Settentrionale, con fornaci dedicate proprio all’arte della porcellana.

In questo raffinato esemplare della metà dell’Ottocento, il corpo è delicatamente piriforme, con un labbro piatto estroflesso ed un collo slanciato proporzionato. È presente una stesura blu brillante a sfondo uniforme, ad eccezione di due cartigli frontali, ove è accolta l’elegante decorazione blu su campo bianco. Al centro del collo, ecco il primo cartiglio semilunato, che custodisce un elegante fiore dalla corolla corposa e ben delineata. Ad incantare l’osservatore, però, è la scena dipinta sulla pancia del vaso. Un cervo è sorpreso al chiaro di luna, protetto dall’abbraccio di un imponente pino. Il tono poetico della pittura è emozionate e carico di significati. Animale sacro molto amato, il cervo è tradizionalmente associato all’immortalità, essendo l’unica creatura in grado di trovare i funghi dell’eterna longevità. Anche l’albero sempreverde del pino è un simbolo esplicito della vita eterna, evocando, inoltre, la qualità interiore del coraggio, essendo in grado di resistere anche ai più rigidi freddi.

Dunque, un suggestivo vaso cinese in porcellana bianca e blu che custodisce tesori simbolici unici e tramanda antiche storie dell’affascinante Estremo Oriente.

La porcellana verrà consegnata insieme al suo certificato di autenticità.

Informazioni di Spedizione

Possibilità di spedizione in tutta Italia, comprese isole.

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