Scultura Litica "Buddha" – Misure: 28×16×71

Tra le numerose ed affascinanti culture, che hanno segnato la storia dell’India, vi è quella sorta a Gandhara ed a Mathura, a partire dal I secolo a.C., da cui origina uno degli stili artisti scultorei più raffinati e distintivi. Nelle regioni di Gandhara (attualmente Afghanistan orientale e Pakistan nord-occidentale) e di Mathura (territori a sud dell’odierna Delhi), infatti, nacquero pressoché in contemporanea, influenzandosi reciprocamente, scuole scultoree ed artistiche di impostazione buddhista. Si originò così una produzione caratterizzata da una commistione ed una tradizione stilistica assolutamente unica: gli artisti che operavano nei centri di Gandhara incisero nei blocchi lapidei tutta l’influenza artistica ereditata ed assimilata dai contatti con l’area culturale ellenistica (Alessandro Magno, durante la sua ultima campagna del 326 a.C., conquistò proprio queste terre, rendendole parte integrante del suo grandioso Impero e lasciandole, dopo la sua morte, sotto la sfera di influenza dei regni ellenistici); mentre, le maestranze attive a Mathura evidenziarono con orgoglio e talento le loro radici culturali di matrice induistico-indiana. Durante la dinastia Kushan (I-III secolo circa), in particolare sotto il Re Kaniska, venne promosso ulteriormente il Buddhismo e donato un impulso rinnovato anche alle arti.

Il risultato dell’originale intreccio culturale tra questi due centri propulsivi è un linguaggio formale nuovo, un’arte religiosa assolutamente innovativa, che, alimentandosi direttamente dalla tradizione iconografica  antica, genera uno stile inedito e fondamentale per tutte le successive fasi: l’arte greco-buddhista.

La saggezza ed il fascino universali del Buddha giunsero in India grazie alla promozione culturale del Re Asoka (304-232 a.C.), sovrano giusto e pacifico. Grazie alle arti, scultura in primis, l’insegnamento e la figura dell’Illuminato attraversarono i secoli, conservando un’autenticità storica ed archeologica preziosissima, che dona, ancora oggi, all’osservatore moderno emozioni, riflessioni ed ispirazioni di valore incommensurabile.

La grandiosa scultura, qui proposta, incarna con eleganza e solennità lo stile di questa inconfondibile corrente. Buddha Shakyamuni  è stato realizzato accuratamente a basso rilievo, lavorando un blocco litico (di arenaria?) dal caratteristico colore grigio-ocra, che presumibilmente doveva essere parte integrante di un più ampio complesso decorativo architettonico, riguardante forse proprio la vita del saggio. Il corpo possente e carismatico, il volto sereno e fiero conferiscono alla scultura un volume fisico ed un’aura luminosa che trascendono la semplice lavorazione plastica. Purtroppo privo di alcune porzioni degli arti superiori e dei piedi, l’Illuminato è stante, col peso leggermente spostato sulla sua gamba sinistra, come in posa vigile.  Il raffinatissimo e meticoloso drappeggio della sua veste è frutto di un meraviglioso espediente tecnico proprio di questa sorprendente corrente artistica. Vi si possono riconoscere tracce di entrambe le scuole: da Gandhara deriva il concetto della veste che copre entrambe le spalle; da Mathura origina, invece, la cura per il dettaglio raffinato della resa del tessuto a pliche, aderente al corpo. L’accurata acconciatura a riccioli, sormontati da una crocchia sulla sommità del capo (usnisa), raccoglie i capelli dell’Illuminato, secondo la più fedele tradizione classica.

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